Silent book: il libro senza parole
I silent book, o libri silenziosi, sono libri che narrano delle storie solamente attraverso delle immagini ben fatte che stimolano la fantasia del lettore. Sono molto interessanti soprattutto perché chi li “guarda” può narrare la storia come vuole e ognuno dà la propria interpretazione. Il libro silenzioso di cui parlerò si intitola Flotsam, cioè relitti, ed è stato letto e interpretato anche da un alunno straniero della nostra classe, Adrian, che l’ha compreso e ha scritto la trama in lingua albanese.
Questa storia comincia con un bambino che, in spiaggia, osserva un paguro, ma poi, incuriosito, lo lascia libero e cammina in riva al mare alla ricerca di qualcos’altro da osservare. Intanto che contempla un granchietto, un’onda lo travolge e gli fa arrivare una antica fotocamera che lui osserva attentamente chiedendosi di chi potrebbe essere.
Dopo aver capito che non appartiene a nessuno, la apre e trova al suo interno un rullino. Lo osserva e poi corre ad un negozio, dove ne compra uno nuovo e fa sviluppare quello vecchio. Dopo una estenuante attesa, torna a riprendere le foto, le osserva attentamente e le trova molto curiose e interessanti.
Nota dei pesci, tra cui uno meccanico, dei polpi seduti in dei divani, dei pesciolini che volano su una mongolfiera, il cui pallone è un pesce palla, delle tartarughe che sul proprio guscio hanno un villaggio di conchiglie, degli alieni che esplorano un posto sottomarino e delle stelle marine che chiacchierano tra loro.
Alla fine vede una fotografia di una bambina che, a sua volta, tiene in mano la foto di un bambino, che ne ha un’altra di un bambino e così via, e lui deve ricorrere alla lente di ingrandimento e al microscopio per vedere tutte le foto l’una dentro l’altra. Le ultime si riferiscono a bambini di un’epoca passata. Allora decide di fotografarsi anche lui tenendo in mano l’ultima foto, per poi rilanciare la macchina fotografica in mare, perché possa essere ripresa da un’altra bambina.
Questo libro racconta una storia “circolare” e, anche se non ci sono le parole, la sua trama è avvincente, ben comprensibile e avventurosa. Quello che conta nei libri silenziosi è osservare bene tutti i particolari.
Giulia Badii – 2D