Il mio migliore amico è fascista
Il libro che ho letto è una Graphic Novel, cioè una specie di fumetto ma con temi importanti, e si intitola Il mio migliore amico è fascista.
Questo libro è il racconto autobiografico della scrittrice e disegnatrice Takoa ben Mohamed, italiana di origine tunisina. Parla di una ragazza musulmana che viene dalla Tunisia e che a scuola e per strada viene presa in giro e chiamata in modo offensivo “terrorista”, “talebana”. Il suo vicino di banco è un ragazzo che odia gli stranieri e indossa magliette rosse con la svastica.
La situazione della ragazza era veramente pesante: i compagni la prendevano in giro, arrivavano a farle atti di bullismo, sia a scuola che fuori e la prendevano in giro anche online. A scuola i ragazzi sono divisi in tanti gruppi: i “fascistelli”, i “comunistelli”, i “secchioni”, le “bellissime e sempre perfette”… La protagonista del libro non fa parte di nessuno di questi, ma anche il suo compagno di banco è abbastanza isolato.
Anche i professori non vanno d’accordo con la protagonista, le dicono che a scuola va male, che dovrà bocciare e, visto che è in terza media, di scegliere semmai una scuola superiore per fare un mestiere prima possibile, così potrà sposarsi e avere tanti bambini. Solo la prof di matematica le diceva che era brava, ma ad un certo punto se ne va e quella che la sostituisce iniziò a prenderla in giro come tutti.
La ragazza portava il velo perché lo voleva lei, infatti vedeva le altre donne che lo avevano e lo vuole indossare, nonostante i genitori le dicessero che era troppo piccola e che poteva avere anche dei problemi. E infatti a scuola per quel velo la prenderanno ancora più in giro. Il vicino di banco la vede triste e piano piano inizia ad essere più bravo con lei.
Anzi, a dire il vero, i due diventano amici e la ragazza capisce addirittura di provare dei sentimenti nei suoi confronti. Il libro si legge velocemente, ci sono tante spiegazioni sul bullismo, sul razzismo, sui pregiudizi e ci insegna ad andare d’accordo tra di noi, anche se possiamo sembrare all’inizio molto diversi. È bella anche questa frase del libro: “Spero che quando avrai finito l’ultima pagina, guarderai il tuo compagno di banco (chiunque sia) con occhi diversi”.
Stefano Semeraro 3D
Interviste alla scrittrice-disegnatrice Takoa ben Mohamed per capire quanto sono sbagliati i pregiudizi.
Non sono solo il velo che indosso.
Per andare oltre i pregiudizi.