Storie di nomi e di scuole
Per questo mi chiamo Giovanni
Il libro “Per questo mi chiamo Giovanni” è stato scritto da Luigi Garlando in onore a Giovanni Falcone.
Il protagonista nasce a Palermo, il padre possiede dei negozi di giocattoli, per questo i suoi amici a volte lo invidiano. Il papà, per il suo decimo compleanno, gli regala una gita per Palermo, durante questa gita gli spiega perché gli ha dato il nome Giovanni. Ogni tappa serve a spiegargli la vita di Falcone, l’uomo contro la mafia morto il giorno in cui nacque il bambino, 23 maggio 1992. Il bambino pensava all’inizio che Falcone era un personaggio astratto, ma piano piano capì che era esistito veramente.
Il messaggio che l’autore vuole mandare è che la mafia c’è anche scuola e bisogna combatterla fin da giovani. Questo libro lo consiglierei a chi ama la storia recente e non cede davanti alle ingiustizie. Una frase detta da Falcone molto importante fu: “Gli uomini passano, le idee restano e continuano a camminare sulle gambe di altri uomini.”
Oscari Tommaso 2A
Non restare dietro
di Carlo Greppi
Il libro racconta di un ragazzo di nome Francesco che è stato bocciato, perciò cambia scuola.
L’inizio della nuova scuola di Francesco è il giorno della memoria e con la scuola fanno dei progetti sull’argomento della shoah; con il passare del tempo fa amicizia con i suoi nuovi compagni soprattutto con Andrea.
Dopo tanti progetti la scuola vuole vuol far fare una gita Aushwitz che visiteranno tutta. Lo consiglio perché è strutturato bene e perché fa riflettere molto su cosa hanno vissuto gli ebrei; lo consiglio a chi gli piacciono i libri che fanno riflettere sul passato. L’autore vuol far capire che dobbiamo andare avanti anche se in passato abbiamo fatto sbagli.
Palladino Gianluca 2A