Abbigliamento e pregiudizi
Vestirsi è un modo di esprimersi per ognuno di noi.
L’aspetto esteriore è la prima cosa che notano d’impatto gli occhi sconosciuti. Nel nostro mondo, dove i pregiudizi con mancano mai, il tuo modo di vestire è ciò che impone opinioni su di te. Su noi donne, questa situazione pesa molto di più. Sono da sempre stati imposti dei pensieri negativi su ciò che si vede e non si vede nei vestiti delle ragazze.
Una scollatura che mostra troppo petto è definita volgare.
Una minigonna dicono che richieda solo attenzioni.
Sono così tanti i commenti ricevuti sul nostro vestire, che variano da un estremo all’altro. In ambito scolastico, per mantenere un certo decoro, sono stati imposti regolamenti sugli abbigliamenti. Per fortuna riguardano entrambi i sessi, ma i ragazzi li rispettano molto meno. Loro possono indossare pantaloni corti e canottiera senza aver paura che qualcuno li rimproveri.
Se invece noi ragazze ci vestiamo in modo anche solo poco simile al loro, veniamo subito notate e giudicate.
Non proviamo neanche a indossare questo tipo di abbigliamento per paura delle conseguenze. Siccome queste regole, a quanto pare, sono importanti, non comprendiamo come mai allora non tutti ne pagano le conseguenze se non rispettate. Questo ci dà fastidio e vorremmo che anche i maschi lo capissero.
Siamo qui per richiedere un po’ di empatia da parte maschile e chiediamo loro di provare a immaginarsi nei nostri panni. Gli chiediamo di seguire il regolamento come lo rispettiamo noi e di accettare che l’abbigliamento non debba essere solo una nostra preoccupazione.
Se vogliamo la parità di genere, dobbiamo ritrovarla in più ambiti, quindi perché non partire da qui?
Qui a scuola, dove tutto ci viene insegnato, iniziamo ad assicurarci che non ci siano disaccordi.
Bigiarini Serena, Benigni Alessia, Palazzolo Cassandra, Guidi Elisabetta 3B