Scuola

Odi al cibo buono/cattivo

Sapete che il grande poeta Giacomo Leopardi era un uomo molto goloso nonostante avesse diversi problemi di salute, tra cui il diabete, e che certi cibi avrebbe dovuto evitarli? Invece gli piaceva mangiare piatti molto gustosi come si può vedere in questa lista dei suoi cibi preferiti (ad esempio tortellini, maccheroni, gnocchi, frittelle, pasta frolla…)
Tra i cibi di cui avrebbe volentieri fatto a meno c’è invece la minestra e, ancora giovanissimo, scrive addirittura un’ode in suo “onore”.

Ora tu sei, Minestra, de’ versi miei l’oggetto,
E dir di abbominarti mi apporta un gran diletto.
Ah se potessi escluderti da tutti i regni interi;
Sì certo lo farei contento, e volentieri.
O cibo, invan gradito dal gener nostro umano!
Cibo negletto, e vile, degno d’umil villano!
Si dice, che risusciti, quando sei buona i morti;
Ma oh detto degno d’uomini invero poco accorti!

(Giacomo Leopardi)

Ode alla carbonara
Cara carbonara del mio babbo,

quando ti porto in tavola sono sempre il primo ad essere servito,
come un principe durante il suo pasto preferito
e quando ti metto in bocca
il mio dito il cielo limpido tocca

(Lorenzo Avanzati)

Ode al petto di pollo impanato
Oh petto di pollo, che tu sia dannato!

Maledetto il giorno in cui t’hanno impanato,
come vorrei eliminarti dall’universo intero…
non capisco come gli altri facciano a mangiarti.
A me è sempre toccato,
ma di fame avrei preferito essere “schiattato”

(Damiano Faralli)

Ode alle mosce patate
Belle e decise, oro d’impatto,

ma tristi e afflosciate sopra al mio piatto.
Un po’ troppo dolci per i miei gusti…
Le voglio croccanti, immerse nell’olio.
Se non fanno “crunch” io solo le odio

(Serena Bigiarini)

Ode alle lenticchie
Oh lenticchie, che voi siate maledette!

Una sola volta vi mangiai e mai più vi mangerò.
Potrei morire quando vi assaporo.
Tra tutti i legumi di voi l’amaro in bocca mi è rimasto
e anche se siete legumi, non mi avete legato affatto!

(Samuele Imparati)

Ode ai finocchi
Oh cari finocchi,

ogni volta che vi vedo
il ribrezzo mi sale fino agli occhi,
una volta vi mangiai, ma subito vi vomitai.
Spero che in famiglia nessuno ti cerchi più
e che sul mio piatto non ti veda più

(Gabriele Troìa)

Ode ai gobbi
Oh nonna mia, ti voglio molto bene

e di quello che cucini mangio ogni cosa,
ma quando mi fai i gobbi mi vien la pelle d’oca
e piuttosto che mangiar loro, mangerei una piuma d’oca

(Edoardo Miele)

Ode al tajine
Quando vedo il taijne e alzo il coperchio,

vedo il vapore salire e sento il profumo
della carne di vitello e delle verdure.
Appena prendo un pezzo di pane
vedo arrivare anche il mio cane…

(Mehdi Houbbad)

Ode ai biscotti
Appena sfornati, sono il meglio che c’è!

Che bello l’inverno quando mangio i biscotti,
un tocco di classe se c’è il cioccolato,
anche se poi si attacca al palato.
Biscotti a mano creati, sarete sempre i miei adorati

(Cassandra Palazzolo)

Poesie a ricalco scritte dalla classe 3B