Gita a Pisa delle classi terze
Eh sì, siamo arrivati in terza e il giorno 22 aprile si è svolta la nostra ultima gita alle scuole medie!
Eravamo tutte e tre le terze insieme e la destinazione era la città di Pisa.
Le premesse non sono state delle migliori: scesi dal pullman, pioveva a catinelle e nella passeggiata di una ventina di minuti verso la ludoteca e i laboratori scientifici intitolati a Galileo Galilei abbiamo beccato tutta l’acqua possibile!
Giunti a destinazione belli fradici, temevamo che quella fosse proprio una giornata no, invece ci siamo dovuti ricredere.
E’ stato divertente e interessante assistere a tutti gli esperimenti che ci hanno proposto e abbiamo avuto modo di sperimentare tante cose curiose con le nostre mani!
La parte più bella dei laboratori per molti di noi è stata l’esperimento con gli specchi e la sfera di plasma, mentre altri hanno trovato interessanti gli esperimenti con la luce e le ricostruzioni delle esplosioni vulcaniche e le colate laviche. Abbiamo imparato le formule per il moto di un proiettile e il fatto che non importa quale sia la traiettoria del proiettile perché, a pari condizioni, arriverà a un punto nello spazio impiegando lo stesso tempo.
E’ stato bello come ci abbiano fatto comprendere le cose da soli, facendoci ragionare e sperimentare sotto le guide esperte, e ci è piaciuta anche la spiegazioni di ripasso sui vulcani.
Dopo un pranzo nel giardino della ludoteca fatto finalmente in pace visto che aveva smesso di piovere, ci siamo incamminati verso Piazza dei Miracoli, il cuore della città.
I monumenti lasciano senza fiato: la Torre pendente è spettacolare, il Duomo e il Battistero, sia all’esterno che all’interno, lasciano senza fiato.
I prof ci hanno anche dato un’ora libera per poter rimanere nei dintorni della piazza ma rimanendo tra di noi, così abbiamo scherzato con altri turisti (alcuni spagnoli erano molto simpatici e ad alcuni turisti in posa davanti alla torre abbiamo anche “dato il 5”), 
abbiamo riso di alcune persone vestite in modo buffo con costumi da pizza o da hamburger e, non contenti del pranzo al sacco, abbiamo fatto uno spuntino al Mc Donald.
Intanto le bizze del tempo continuavano: a volte usciva il sole e sembrava accecare, ogni tanto ricominciava a piovigginare e il freddo sembrava non volerci dare tregua.
Ma ci siamo divertiti lo stesso e nel viaggio di ritorno abbiamo cantato dei cori tutti insieme, ascoltato musica e qualcuno ha anche un po’ pianto sapendo che quella sarebbe stata l’ultima gita.
Classe 3B
Esistono due certificazioni maggiormente diffuse a livello mondiale che ci parlano di una gestione sostenibile del patrimonio boschivo del pianeta.
La più famosa isola di plastica di trova nell’Oceano Pacifico ed è nota come Great Pacific Garbage Patch2. È la più antica al mondo, la sua esistenza è stata ufficializzata nel 1997, ma la sua presenza era già nota dagli anni ’70. È anche l’isola di plastica più grande, con una superficie stimata pari a quella della penisola iberica. Nessuno sa quanti detriti siano presenti e compongano il Great Pacific Garbage Patch, anche perché è troppo esteso per permettere un’accurata misurazione. Inoltre, non tutta la spazzatura galleggia sulla superficie, i detriti più densi possono affondare per diversi centimetri o anche metri sotto la superficie, il che rende l’area del vortice quasi impossibile da misurare.
Il Villaggio di Babbo Natale si trova a Rovaniemi, in Finlandia. Babbo Natale ha fatto della Lapponia, nel nord della Finlandia la sua casa da secoli e il Circolo Polare Artico gli sta a cuore proprio perché molti segreti del Natale affondano le loro radici in questo luogo magico. Il Villaggio di Babbo Natale è una destinazione adatta per le famiglie, con tantissime cose da vedere e da fare e per tutte le età.
Terra di Sami, aurore boreali soli di mezzanotte, la Lapponia è un luogo indimenticabile a due passi dal Circolo Polare Artico.
Le pale eoliche producono l’energia eolica cioè quella prodotta dal vento.
Nella stratosfera vi è un’elevata concentrazione di ozono importante perché funziona come un filtro che ci protegge dalle radiazioni ultraviolette emanate dal Sole, che altrimenti sarebbero troppo forti, e allo stesso tempo aiuta a produrre quell’effetto serra che non è affatto nocivo di per sé, ma anzi aiuta a riscaldare il nostro pianeta.