Scuola

Giochi matematici

Un’ esperienza che mi ha reso orgoglioso è stata la partecipazione ai quarti di finale dei Giochi Matematici. Passando il turno durante la gara svolte nella nostra scuola, sono riuscito ad accedere alle semifinali che si sono tenute al Liceo Scientifico “Francesco Redi” di Arezzo. Era una bella giornata di sole, e arrivati in città, io, la mia mamma e mio fratello Pietro, abbiamo subito capito la direzione in cui dovevamo andare seguendo l’insolito flusso di ragazzi e adulti che si dirigevano verso un’unica direzione. Di fronte all’ ingresso della scuola un assembramento di persone aspettava di entrare. La mia ansia cresceva, le palpitazioni si facevano più frequenti e la sudorazione era decisamente eccessiva.
Mi sembrava di essere in un posto surreale: erano due anni che non vedevo così tanta gente insieme, la mia sicurezza di fare bene gli esercizi era svanita. Alla fine, dopo una lunga coda per la scansione dei green pass, sono riuscito ad entrare. Mi avevano assegnato la classe 1S e per un attimo mi sono chiesto quanto fosse grande quella scuola, poi ho riflettuto e ho pensato che non c’era tempo per distrarmi con quelle cose e mi sono avviato all’interno dell’aula.

Ci ha accolto una professoressa dall’aspetto giovanile e dall’atteggiamento gentile. Ci ha spiegato le regole del concorso, che ho ascoltato attentamente, e mentre è andata fuori per far partire un messaggio registrato rivolto a tutti i partecipanti, mi sono messo a ispezionare la classe. Gli ambienti erano alquanto trasandati e io ero in cerca di volti conosciuti e tra questi ho riconosciuto un ragazzo di nome Amedeo. Ad un certo punto il messaggio è partito ad ha annunciato l’inizio delle semifinali. Dopo aver passato un tesissimo quarto d’ora, sono riuscito a concludere i giochi quasi contemporaneamente ad Amedeo con cui ho confrontato i risultati, una volta usciti fuori, di fronte all’entrata.

A quel punto ho iniziato a rilassarmi e a scaricare tutta la tensione, sperando di passare di nuovo il turno. Quest’ esperienza ha arricchito la mia vita e, saputi i risultati, mi sono reso conto di quanto sia difficile passare questi turni: un solo ragazzo di terza del nostro istituto è riuscito ad aggiudicarsi le semifinali (colgo l’occasione per congratularmi con lui e per augurargli buona fortuna). La scuola presenta queste occasioni, ed io intendo sfruttarle al meglio.
Anche il prossimo anno voglio iscrivermi ai giochi matematici e, magari, spero anche di riuscire a vincerli.

Damiano Faralli 1B