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Un attimo, tutta la vita

I protagonisti del libro Un attimo, tutta la vita scritto da Fulvia Degl’Innocenti e Giuliana Facchini si chiamano Orlando e Angelica, proprio come i protagonisti dell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto.
Orlando conosce Angelica a una festa e, nonostante lei all’inizio sia piuttosto fredda nei suoi confronti, poi si conosceranno e si metteranno insieme.

I due ragazzi vivono situazioni opposte: Angelica ha problemi familiari ed economici e una passione per i cavalli, mentre la famiglia di Orlando sembra perfetta.
Mentre Orlando è gentile, lei trova occasioni per litigare e lo accusa di averla distratta; decide di non chiamarlo e non vederlo più, Orlando prova a richiamarla, ma lei non si fa trovare.

Una mattina di brutto tempo Orlando vuole andare a scuola in motorino e rimarrà vittima di un incidente.
Durante la lettura ho provato tenerezza nei confronti di Orlando che cercava di conquistare la fiducia di Angelica e infatti la ragazza arriva a dargli confidenza.

Quando il plot cambia e succede l’incidente, mi sono sentita crollare di fronte alla reazione degli amici e dei familiari: mi ero immedesimata come se quella ad aver fatto l’incidente fossi stata io o mia sorella.

Quando si scopre come sta davvero la situazione, mi stavo per sentire male: sono rimasta delusa perché avevo provato sentimenti forti per un fatto che non era andato come sembrava e mi stavo quasi rifiutando di continuare a leggere; la prof però mi ha detto di andare avanti e quindi il libro l’ho finito.
A pensarci bene la scelta delle autrici è originale e non te la aspetti, però il cambiamento di scena fa rimanere male e, secondo me, non fa apprezzare la trama fino in fondo.

Avrei preferito che la trama fosse andata avanti concentrandosi su Angelica: la ragazza per un po’ di tempo avrebbe provato a resistere, ma poi sarebbe crollata a causa dei sensi di colpa.
Mi immagino Angelica che lascia la scuola, si chiude in casa e passa il tempo a fumare, a guardare foto e video, fino a morire anche lei lanciandosi nel vuoto da un ponte, per raggiungere Orlando.

La prof ha fatto leggere questa mia recensione a una delle autrici del libro, Giuliana Facchini, e lei ha riposto con queste parole:
“Grazie per aver letto il libro e per aver scritto questa recensione così viva e partecipata. Non sei la sola ad essere rimasta delusa da un finale non drammatico fino in fondo. Però sono contenta: più un romanzo scuote la lettrice e la fa arrabbiare, più funziona e la cambia impercettibilmente. Quindi bene così, Elena non mollare!”
Mi ha fatto molto piacere ricevere queste parole!
E ha ragione: il libro mi ha coinvolto e sconvolto, vuole dire che ha funzionato!

Elena Maidecchi 2D