Lezione 13 – 11 aprile 2025

La lezione di oggi è tutta dedicata ad una tipologia di testo particolarissima: il racconto breve, anzi brevissimo.

Come dice lo scrittore americano Edgar Allan Poe, “Il racconto è la forma che più del romanzo risulta adatta a rappresentare la frammentarietà del reale” e, proprio perché breve, coinvolge il lettore per renderlo protagonista attivo, visto che deve essere fatto uno sforzo di immaginazione per inquadrare il racconto in un contesto più ampio.

Un altro scrittore, Julio Cortazar, afferma che “il racconto è paragonabile alla fotografia: ciò che entra nell’inquadratura non è la realtà tutta, ma un ritaglio, un’esplosione del quotidiano, che mostra come racconto possano diventare le cose più piccole e banali”.

Esistono racconti che sono composti da poche parole, eppure sono molto potenti e in grado di mettere in moto fantasia, creatività e immaginazione.

Oggi ci siamo concentrati su questo, scritto dallo scrittore americano Augusto Monterroso:

IL DINOSAURO
Quando si svegliò, il dinosauro era ancora lì

A partire da questo racconto brevissimo, i “piccoli scrittori” hanno ideato storie che prevedessero al suo interno questa frase inserita in modo logico e coerente: ecco, quindi, che il dinosauro appare come il mostro preistorico, ma anche come un tenero pelouche regalatoci da una persona cara.

Ma non è finita qui.

Il racconto creato viene trasferito in un mini-libretto e fissato all’apice della bustina di un filtro da tè, così che possa essere letto nel tempo di attesa della preparazione del tè all’interno di una tazza.

Carino, vero?

Ora non ci resta che augurarvi buona lettura e anche buon ascolto, visto che alcuni racconti hanno la possibilità di essere ascoltati via audio.

E buona merenda a tutti con tè, biscotti e… mini-lettura relax.